Cibo, Sesso, Moda, Erotismo.
Sembrano termini buttati lì a caso senza un legame ma non è così.
Vediamo perché:
CIBO SEXY NELLA STORIA
Partiamo da un semplice assioma, il cibo al pari del sesso sono elementi fondamentali per la sopravvivenza della specie e fin quì non serviva essere un genio per arrivarci.
Ma c’è un ricorso storico sul cibo afrodisiaco.
In molti pensano che sia l’ennesima trovata commerciale degli ultimi anni, in realtà invece la leggenda del cibo afrodisiaco affonda direttamente le sue radici nella nostra storia.
Intanto per risalire al nome “afrodisiaco” dobbiamo scomodare niente meno che la Dea Afrodite (per i greci, Venere per i romani). La signorina in questione era una tipa abbastanza, come dire, “libertina” a Lei veniva attribuita, la sensualità la lussuria e l’erotismo.
Beh a dirla tutta e a pensarci bene, potrei associare sia il sesso che il cibo a questi aggettivi, già questo è un segno.
Torniamo però al discorso storico.
Proprio fra gli elleni si ha notizia di un commercio di cibo afrodisiaco, nei loro scritti infatti, i Greci, consigliavano il consumo di cipolle, carote, tartufi, uova, miele, lumache e vino.
Si attribuivano qualità afrodisiache anche a storione (da quale si ricava il caviale), granchi, gamberi ed altri crostacei, in virtù dell’alto valore nutritivo e della loro associazione con il mare, elemento d’origine di Afrodite. Addirittura ad alcuni sacerdoti era proibito cibarsi di pesce, in quanto l’assunzione dello stesso li avrebbe distratti dal loro dovere.
I Romani, a questi cibi aggiunsero genitali di animali vari, per lo più animali dal temperamento “focoso o lascivo” che secondo i sacerdoti trasferivano queste caratteristiche a chi ne mangiava le carni, da qui all’esoterismo, al cibo degli Dei e così via dicendo.
Tutte questioni care a Locullo o a Nerone.
Per testimoniare lo stretto legame tra tavola e letto esistono scritti di vari autori latini, e celebre è la sentenza ripresa dalla commedia “L’Eunuco” di Publio Terenzio Afro (II sec. a.C.) :
“Sine Cerere et Libero Friget Venus” – (Senza Cerere e Bacco si raffredda Venere).
Per l’antica medicina galenica (II sec. d.C.) erano classificati afrodisiaci i cibi caldi e umidi come carciofi, aglio e pepe.
Ma queste sono credenze, o c’è un reale vantaggio?
CIBO AFRODISIACO DALLA LEGGENDA ALLA MEDICINA MODERNA
Dunque appunto, effetto placebo, mito, leggenda o verità certificata anche dalla scienza?
Cibo e sesso hanno la stessa localizzazione cerebrale, gli stessi circuiti neuroendocrini e gli stessi ormoni che li controllano.
I cibi afrodisiaci funzionano soprattutto quando chi li consuma è convinto della loro efficacia (effetto placebo), questo vuol dire che alla fine basta crederci.
La maggior parte di essi agiscono prima di tutto sul cervello (il nostro primo organo sessuale), appunto come detto, credendoci fino in fondo.
Infatti se ci convinciamo che quell’alimento o quella ricetta abbia una forte carica erotica, molto probabilmente la avrà, o meglio, il cervello
farà in modo che abbiano questo potenziale predisponendo il corpo ad agire in quel senso mandano in circolo gli ormoni che governano la sessualità.
Per farla breve, se avete voglia, e vi predisponete mentalmente, qualsiasi cosa mangerete, sarà afrodisiaco.
CIBI E PIETANZE PERCHÉ A NOI PIACE FARLO A TAVOLA
Bene, in conclusione, diamo una vista a quali sono questi cibi afrodisiaci.
Vediamo sopratutto quali sono quelli che sono stati canonizzati come cibi afrodisiaci proprio partendo da quello scritto poco sopra:
- OSTRICHE
Questi crostacei sembra evochino o assomiglino molto alla…
ok avete capito…
Ma non solo, in realtà da un punto di vista chimico, sembra funzionino anche perché contengono fosforo, zinco e sali minerali, tutte sostanze utili per la formazione del liquido seminale. Oltretutto proprio le ostriche poiché contengono iodio… lo iodio giova alla tiroide, organo che secerne gli ormoni che regolano la produzione di energia sessuale.
- PEPERONCINO
Qui ci sarebbe da scrivere una tesi di laurea…
Capseicina, un elemento che oserei definire essenziale per la vita, accelerante per eccellenza stimola la circolazione sanguigna, ma non solo, stimola la prostata,
è un ottimo vasodilatatore (appunto per la circolazione del sangue) e stimola perfino delle endorfine, che danno un senso di benessere generale…
- CACAO E CIOCCOLATO
Non a caso antiche civiltà lo chiamavano il cibo degli dei, e gli antichi come è noto ne sapevano.
Parliamo di un solo alimento che contiene: caffeina (non servono spiegazioni), teobromina, feniletilamina, stimolanti di alcune zone nervose del cervello, polifenoli, antiossidanti che prolungano l’attività del nitrossido, una sostanza gassosa responsabile dell’erezione maschile. Ricco di magnesio, aiuta il rilascio della serotonina meglio conosciuto come l’ormone della felicità ed è contenuto principalmente nel cioccolato fondente. L’efficacia del cioccolato, analogamente al peperoncino, dipenderebbe dalla sua capacità di stimolare la produzione di una proteina chiamata VIP, che facilita la dilatazione dei vasi sanguigni e di conseguenza il riempimento dei corpi cavernosi sia nell’uomo che nella donna.
MA LA POESIA DOVE E' FINITA ?
Ok, capisco perfettamente, in effetti parlando di roba chimica, di reazioni cerebrali, di ormoni, immagino che l’effetto afrodisiaco sia già bello che andato a farsi benedire.
Forse rimane solo un consiglio:
se la persona è quella giusta, se il momento è quello giusto, beh, lasciate perdere il cibo, divano o letto e via giù come se non ci fosse un domani!
Ma non posso lasciarvi così, per cui, scartabellando in rete, ho trovato qualcosa che non vi aspettereste mai di trovare qui…
RICETTA AFRODISIACA
- – 150 g di cioccolato fondente
- – un cucchiaio di rhum o caffè forte
- – due tuorli e tre albumi d’uovo
- – panna e cannella per decorare
Preparazione:
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, togliere dal fuoco e unire i tuorli e il rhum (o caffè) mescolando velocemente. Far raffreddare e aggiungere gli albumi montati a neve. Servire in apposite coppette e tenerle in frigo per 4 ore. Alla fine abbellire il tutto con panna e cannella.
Ops, non ho la cannella!
dovrò procurarmela…
ok chiudo qui, non garantisco l’efficacia ma fossi in voi lo proverei…
A. S.