Il Vibratore, sicuri di sapere davvero tutto?

C’era una volta…
Si potrebbe iniziare così la storia di fantasia che racconta dell’evoluzione di un oggetto passato da strumento medico per curare una particolare patologia diventato poi uno strumento di piacere e di lussuria riservato a chi ama sensazioni forti o a chi non rinuncia al piacere puro.
Vi stupirà sapere che stiamo parlano di: niente meno che del signor VIBRATORE, oggetto tanto importante anche se tanto discusso, celato, ignorato dalla gente per bene, così tanto calcolato, da scomodare perfino gli studios cinematografici i quali gli hanno dedicato un film che ha riscosso fra l’altro anche un certo successo. “Hysteria”.

Tralascio tutta quella parte storica inerente l’uomo di neanderthal che con la sua clava cercava di fare cose…
non vorrei tediarvi con queste storie e sopratutto, per quanto mi sia difficile, voglio parlavi seriamente di cose vere…

…Correva l’anno 1869 (e non so se mi spiego).
L’idea venne ad George Herbert Taylor.
Ovviamente nulla a che vedere con il vibratore che conosciamo oggi, anzi in quel caso si trattava di un macchinario alquanto complesso che occupava ben due stanze, di cui una riservata al “motore” una macchina a vapore per intenderci, l’altra composta da un lettino che sfruttando appunto il vapore creava una sorta di vibrazione nella zona pelvica.
Ok, tutto questo sembra strano lo ammetto ma va fatta una premessa importante.
Agli albori del 900, esisteva una malattia piuttosto difficile da curare che colpiva per lo più le donne, l’ISTERIA, tenete conto che addirittura bisognerebbe parlare perfino del nostro caro e buon Sigmund Freud, con la sua psicoanalisi e proprio per la cura di questa patologia, (cura che lo ha portato al successo e all’attenzione della societa medica proprio per questo aspetto). Questo tanto per darvi la misura dell’importanza di questa malattia a quel tempo.

E’ importante capire questo passo poiché il vibratore nasce proprio come strumento di cura per l’isteria. Va anche detto che, sempre nei primi del 900, la medicina in generale non collegava la stimolazione delle parti intime femminili con il sesso o il piacere, per cui appunto il vibratore era un mero strumento per la cura ed il benessere della persona.
Ma tornando alla nostra storia, ovviamente un vibratore a vapore sicuramente non doveva essere al cosa più maneggevole del mondo, per cui, creato il bisogno fatta l’invenzione: a cavallo della prima decade del 900 tale dott. Joseph Mortimer Granville crea e brevetta il primo vibratore elettrico.
Badate bene che a questo punto non si parla di sesso di pornografia o altro, parliamo di uno strumento nato per il massaggio e il trattamento di dolori di carattere nervoso degli uomini, e non più per l’isteria femminile.
Comunque fatto sta ed è che il massaggio era talmente piacevole che avviene l’evoluzione, quindi si passa dalla utilizzo e scopo prettamente medico e terapeutico alla commercializzazione e produzione a livello industriale. L’oggetto, nemmeno a dirlo, diventa estremamente popolare, con tanto di pubblicità su riviste e così via dicendo.

1920, arriva la pornografia, e cosi il fuggi fuggi generale, magicamente scompare il vibratore, da strumento terapeutico a fenomeno di costume… da presidio medico, strumento per il benessere, a oggetto pornografico.
Parliamo di un movimento di denaro generato da milioni di pezzi venduti come massaggiatori semplici…
ora, al solo parlarne non ci viene in mente  esattamente un “massaggiatore”!
Ad ogni modo, oggi di questi oggetti se ne trovano e se ne vendono in quantità mostruose, e ce ne sono davvero per tutti i gusti, di tutti i tipi e di tutti i colori.
Dal semplice oggetto inanimato in gomma, al più tecnologico possibile con forme studiate da anatomisti…

Dalla semplice ed innocente vibrazione alla più misteriosa sollecitazione del punto G.
Ovviamente, e mi sembra giusto terminare questa piccola disquisizione in questo modo, parlando di vibratore, senza dubbio parliamo del miglior strumento a disposizione della donna per provare quel vanesio piacere che in teoria noi maschi alfa dovremmo garantire ad ogni rapporto…

Ma come dire, la sfida è impari, noi ahimè siamo fatti di carne e come direbbe un americano: “one-shot… one kill” per cui, non abbiamo molte possibilità di vincere questa sfida impari con il nostro alter ego gommoso e non solo perché negli anni ci sono state evoluzioni anche a livello di materiali utilizzati… nella foto che segue trovate il vibratore più costoso del mondo.

A. A.

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