La moda della sigaretta elettronica, No grazie

…Tutto ha inizio da un viscerale bisogno di grandezza che a 13 anni mi è preso e sconvolto la vita…
Mi ricordo che spesso in bagno emulavo i gesti che faceva mio padre per tagliarmi la barba, e ricordo ancora oggi il pizzicore della lametta Bic sulla mia candida e morbida pelle da pargolo appena sbocciato.
Così allo stesso modo presi in bocca la mia prima sigaretta, ero alle “medie” e si fumava di nascosto.
Sigari, sigarette pipe… fortunatamente tutta roba “regolare”.
Qualcuno, i più coraggiosi, passavano alla cannabis, ma non erano in tanti…

Ricordo ancora il bruciore ai polmoni e la sensazione di disorientamento iniziale. Non capivo quanto male mi stessi facendo e non avevo la lungimiranza di vedermi da lì a 30 anni più avanti.
Quello che in definitiva è accaduto è che ho preso il vizio del fumo…
Fumavo a ciminiera, bruciando carta e tabacco con ritmi da caldera vulcanica attiva, e quanto ero fico con la siga in bocca, potevi fumare ovunque, in Disco, in Ristorante, ovunque…
Poi un bel giorno, è successo che in certi posti non era più possibile fumare liberamente… ed ecco la prima scocciatura.
Poi è arrivata la ragazza che odiava l’odore del fumo, per cui caramelle alla menta a profusione con relativa glicemia alle stelle ma la siga dopo pranzo GUAI..!!!

Fin qui tutto regolare, nessun problema, hai il fisico, non hai problemi, oltretutto io ragionavo così, non mi drogo, non bestemmio, non bevo, non vado a donnine…
un vizio me lo vorrete almeno lasciare? e lasciatemi fumare no..!!??
Dopo anni il numero delle sigarette era aumentato…
prima è arrivato il fiato corto salendo le scale,
poi le risposte delle analisi: c’e’ qualche problemino.
Il Pneumologo mi dice che se voglio posso donare gli organi poichè i miei polmoni lo facevano pensare alla societa asfaltatori Italia e così via dicendo.
Per cui c’e da fare una scelta ma di smettere no, nemmeno per sogno, magari diminuire, ma smettere no!
Puoi fumare di meno la prima settimana ma già alla seconda fumi il doppio e allora diamoci all’agopuntura.
Si va dai 50 euro fino ai 500, ti infilano gli aghi in ogni pertugio e tu magari da li a qualche giorno non fumi più… poi pensi: “chissa com’è fumare dopo l’agopuntura? mah proviamo, tanto smetto quando voglio!”
E via giù di sigarette.
Finchè un bellissimo giorno arriva la tecnologia che a braccetto ti porta verso il futuro…

LA SIGARETTA ELETTRONICA
Alcuni cenni storici tanto per dirci che sappiamo di cosa stiamo parliando:
sigaretta elettronica più comunemente chiamata anche e-cigarette o e-cig (che suona malissimo perchè somiglia fin troppo alla sigla della cassa integrazione e di questi tempi….come direbbe una citazione di un film,” ali scure per oscuri presagi”)
Il suo brevetto risale, pensate un po’,  al 1965, da parte di un signore, tale Herbert A. Gilbert ma e dico ma, la prima realizzazione in campo commerciale risale al 2003, in Cina, sfruttando una tecnologia ad ultrasuoni sviluppata da un farmacista, tale Hon Lik.
L’azienda che commercializzerà questo prodotto sarà la Golden Dragon Holdings, ribrevettata con il nome di Ruyan che significa “quasi come il fumo”.
La tecnica attuale delle sigarette elettroniche è quella di vaporizzare (ho letto anche di atomizzare ma questo termine mi fa un po’ paura) una essenza senza combustione, in pratica inali vapore aromatizzato a…(quello che ti pare).
Ovviamente, ci sono milioni di modelli con ogni genere di forma, dalla sigaretta vera e propria fino al calumè della pace indiano.
In Italia…ESPLOSIONE DI ATTIVITA COMMERICALI volte ad assecondare la moda della sigaretta elettronica.

Ovunque, in ogni città, paesello, rione, con slogan del tipo ” la vera e assoluta..” “qua io posso fumare” etc..etc..
Talmente forte il boom di attività commericali che nel 2012 si parla di un mercato che vale ben 350 milioni di euro..
Robe da pazzi a pensarci, poi il calo, anzi no, il declino…
Potremmo dire che il business è “EVAPORATO” (concedetemi la battuta che prendo da  “LA STAMPA” non potevo non metterla, è calzante)

Oggi, si decide (in realtà il 05/02/2014) si decide per una super tassa del 58%.
A leggerlo mi cade quasi la sigaretta dalla bocca (non è vero ^^)
Da fenomeno di costume – davvero ad un certo punto se ne parlava quasi più del caclio –  e dicendovi questo credo di aver reso l’idea al decadimento attuale, dal proibizionismo, comparso (e sparito) in pochi attimi su locali e affini, al totale
silenzio stampa, ora la povera e-cig viene equiparata al tabagismo normale!
Sapete che vi dico?
Io ho smesso di fumare, neinte e-tecnologie, semplicemente non le compro più…

A. A.

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