Piovono critiche sulla Moda a Milano

Imperdibile come tutti gli anni la Moda a Milano che ha visto un susseguirsi di sfilate e di appuntamenti mondani in questi cinque giorni di fuoco.
Attesissime come sempre le sfilate dei Grandi della Moda Italiana, brand di fama mondiale che non smettono mai di stupirci con le loro creazioni.

Così dal 17 al 22 di Settembre abbiamo visto sfilare, tra gli altri, Gucci, Fay, N° 21, Giorgio Armani, Fendi, Roberto Cavalli, Dsquared2, Prada, e poi ancora Moschino, Versace, Etro, Les Copains, John Richmond, MSGM, Trussardi… giusto per citarne alcuni.
Così la Milan Woman Spring-Summer 2015 oltre ad aver visto sfilare sulle passerelle abiti meravigliosi quest’anno ha anche raccolto delle critiche e niente meno dalla più influente giornalista di moda, Suzy Menkes.
La Menkes immancabile presenza di ogni catwalk che si rispetti, come riporta anche il Corriere della Sera, si è espressa dicendo: “La moda italiana è rimasta ferma agli anni ’70. Perché non fate come Renzi e vi rinnovate?

Consiglio o critica, quello della scrittrice britannica che non riesce a spiegarsi come mai “gli stilisti in Italia continuino a riproporre gli anni Settanta”  invece di portare nuove idee, come sta invece facendo il Premier Renzi… insomma la moda dovrebbe prendere spunto dalla nuova politica, più dinamica ed innovativa rispetto agli anni precedenti.

Parole pesanti come il piombo che gravano sul duro lavoro svolto dagli stilisti e che non sono rimaste isolate, anzi sono state appoggiate in pieno anche dal pensiero di Vanessa Friedman del New York Times che però aggiunge che non è completamente sbagliato rifarsi al passato purché questo venga arricchito e rimescolato con idee nuove “saper cercare nel passato, se sai rimescolare quello che trovi”.
Anche tra colleghi si è diffuso questo pensiero di non rinnovamento, basti ascoltare l’intervista fatta a Roberto Cavalli dal Tgcom24, dove lo stesso stilista riconosce di aver visto, ancora una volta, tanti riferimenti al passato e poche idee nuove, rammaricandosi del fatto che quando gli stilisti degli anni 2050 vorranno voltarsi indietro e prendere spunti dai giorni nostri, avranno ben poche idee nuove da cogliere o da rielaborare…

Non tutti gli addetti ai lavori, se così li vogliamo definire, però hanno accettato di buon grado le critiche rivolte alle collezioni Spring-Summer 2015, infatti Eramnno Scervino, alle critiche sollevate dalla Menkes risponde di aver “lavorato senza nostalgia” e di aver portato invece un Glamour nuovo!
Che dire, con oggi si è conclusa questa settimana della moda donna S/S 2015
dobbiamo aspettarci altre critiche?

A. S.

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